Le acque di prima pioggia sono le acque di dilavamento generate da superfici scolanti durante la parte iniziale di un evento di pioggia. In termini volumetrici, corrispondono convenzionalmente ad una precipitazione di 5 millimetri uniformemente distribuita sulla superficie scolante.
In presenza di determinate condizioni, correlate al tipo di attività che si svolgono sulle stesse superfici, è necessario prevedere una gestione separata delle acque di prima pioggia secondo quanto predisposto dalla normativa regionale vigente. Il riferimento normativo in Regione Lombardia è il R.R. 24 marzo 2006, n. 4.
Tale trattamento riservato alle acque di prima pioggia è motivato dalla volontà di evitare che eventuali possibili inquinanti, depositatisi sulle superfici, siano dilavati dalle acque di pioggia e dispersi in ambiente per recapito in reticolo idrico o su suolo. A tal fine è consigliato, se non già obbligatorio da normativa regionale, smaltire le acque di prima pioggia conformemente alle acque reflue, salvo eventuali vincoli più restrittivi.
È buona pratica redigere il progetto di gestione delle acque di prima pioggia in concomitanza al progetto di invarianza idraulica e idrologica o, se non necessario, a un più generico progetto di gestione delle acque di pioggia e di dilavamento. Questo al fine di elaborare una soluzione, a parità di efficacia, più funzionale ed economica.
